L’Associazione Formosana per gli Affari Pubblici (FAPA) chiede al Comitato Olimpico Internazionale (IOC) di consentire alla squadra di Taiwan di competere sotto il nome di “Taiwan” anziché “Chinese Taipei”

L’Associazione Formosana per gli Affari Pubblici (FAPA) e altre dozzine di organizzazioni all’estero hanno inviato una lettera al Comitato Olimpico Internazionale (IOC) chiedendo che la squadra di Taiwan venga autorizzata a competere con il nome “Taiwan” anziché “Chinese Taipei”. La lettera è stata indirizzata al presidente del IOC, Thomas Bach, e ai membri del consiglio esecutivo del IOC, ed è stata inviata due giorni prima della conclusione dei Giochi estivi del 2024 a Parigi.

Secondo quanto riportato da Focus Taiwan, il presidente della FAPA, Kao Su-mei, ha sostenuto che Taiwan è un paese indipendente e sovrano, e che la squadra olimpica di Taiwan ha il diritto di competere con orgoglio con il nome “Taiwan”. La FAPA ha criticato aspramente il comportamento della Cina riguardo alla questione del nome, accusando il paese di esercitare pressioni politiche sul IOC per costringere la squadra di Taiwan a utilizzare il nome “Chinese Taipei”, che sarebbe offensivo e danneggerebbe la dignità nazionale di Taiwan.

La lettera, promossa dalla FAPA con la partecipazione di altre 23 organizzazioni taiwanesi all’estero, ha anche condannato gli atti di violenza che si sono verificati durante i Giochi, in cui oggetti con la scritta “Taiwan” sono stati proibiti o sottratti con forza ai sostenitori taiwanesi da parte dello staff olimpico o dagli spettatori cinesi. Questi atti sono stati considerati una violazione dello spirito olimpico e dei principi sanciti dallo Statuto olimpico.

La FAPA e le organizzazioni firmatarie della lettera hanno invitato il presidente del IOC e il consiglio esecutivo a non cedere alle pressioni politiche della Cina e ad abbandonare immediatamente l’esigenza discriminatoria per gli atleti taiwanesi di competere con il nome “Chinese Taipei”. Hanno sottolineato che il nome “Chinese Taipei” implica falsamente che Taiwan faccia parte della Cina, nonostante non sia mai stata governata dalla Cina per un solo giorno.

Dal momento che la squadra taiwanese è tornata alle Olimpiadi nel 1984, ha sempre gareggiato con il nome “Chinese Taipei” a causa di un accordo siglato nel marzo 1981 tra il IOC e il Comitato Olimpico della Repubblica di Cina (Taiwan), noto come l’Accordo di Losanna.

In conclusione, l’Associazione Formosana per gli Affari Pubblici e altre organizzazioni all’estero stanno cercando di ottenere che la squadra di Taiwan competa con il proprio nome “Taiwan” in modo da sottolineare la sua indipendenza e sovranità, senza essere costretta a utilizzare un nome che considerano offensivo e umiliante.

Domande frequenti (FAQ):

1. Qual è l’obiettivo della lettera inviata al Comitato Olimpico Internazionale (IOC)?
L’obiettivo della lettera è chiedere che la squadra di Taiwan venga autorizzata a competere con il nome “Taiwan” anziché “Chinese Taipei”.

2. Chi ha promosso e firmato la lettera?
La lettera è stata promossa dalla Associazione Formosana per gli Affari Pubblici (FAPA) insieme a altre 23 organizzazioni taiwanesi all’estero.

3. Qual è il motivo della richiesta di modifica del nome della squadra?
La richiesta è motivata dal fatto che Taiwan è un paese indipendente e sovrano, e la squadra olimpica dovrebbe avere il diritto di competere con il nome che sottolinea questa indipendenza.

4. Quali sono le critiche rivolte alla Cina riguardo alla questione del nome?
La Cina è stata criticata per esercitare pressioni politiche sul IOC affinché la squadra di Taiwan utilizzi il nome “Chinese Taipei”, che viene considerato offensivo e dannoso per la dignità nazionale di Taiwan.

5. Cosa sono gli atti di violenza di cui si parla nella lettera?
Si parla di casi in cui oggetti con la scritta “Taiwan” sono stati vietati o sottratti forzatamente ai sostenitori taiwanesi, sia dallo staff olimpico che dagli spettatori cinesi.

6. Cosa viene chiesto al presidente del IOC e al consiglio esecutivo nella lettera?
Viene chiesto di non cedere alle pressioni politiche della Cina e di abbandonare l’esigenza discriminatoria per gli atleti taiwanesi di competere con il nome “Chinese Taipei”.

7. Perché il nome “Chinese Taipei” viene considerato offensivo?
Viene considerato offensivo perché implica falsamente che Taiwan faccia parte della Cina, nonostante non sia mai stata governata dalla Cina.

8. Perché la squadra di Taiwan compete con il nome “Chinese Taipei”?
Dal 1984, la squadra di Taiwan compete con il nome “Chinese Taipei” a causa di un accordo siglato nel marzo 1981 tra il IOC e il Comitato Olimpico della Repubblica di Cina (Taiwan).

9. Cosa si spera di ottenere con la richiesta di modificare il nome della squadra?
Si spera di ottenere che la squadra di Taiwan possa competere con il nome “Taiwan” per sottolineare la sua indipendenza e sovranità, senza essere costretta a utilizzare un nome considerato offensivo e umiliante.

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Link correlati:
Sito web della Associazione Formosana per gli Affari Pubblici
Sito web del Comitato Olimpico Internazionale

ByMariusz Lewandowski

Mariusz Lewandowski jest przenikliwym pisarzem technologicznym i ekspertem fintech z pasją do badań nad przecięciem innowacji i finansów. Posiada tytuł magistra zarządzania technologią na Uniwersytecie Massachusetts Dartmouth, gdzie zbudował solidne podstawy nowoczesnych zasad technologicznych oraz ich zastosowania w biznesie. Mariusz udoskonalił swoją wiedzę dzięki znacznemu doświadczeniu w Techfront Solutions, wiodącej firmie specjalizującej się w cyfrowych rozwiązaniach finansowych, gdzie przyczynił się do różnych projektów mających na celu poprawę doświadczeń użytkowników i dostępności finansowej. Jego praca koncentruje się na nowo powstających technologiach, zastosowaniach blockchain oraz ich transformacyjnym wpływie na przemysł finansowy, co czyni go zaufanym głosem w społeczności fintech.